Papa Francesco: "Il linguaggio della carità, idioma universale"
La carità non è fatta solo di attenzione ai bisogni materiali, perché oltre a questo ci sono la storia e la dignità delle persone e la loro necessità di sentirsi amate e benvenute. Questo è il linguaggio della carità, lo definisce Francesco.
“Questo vale per tutta la Chiesa: non basta dare il pane che sfama lo stomaco, c’è bisogno di nutrire il cuore delle persone! La carità non è una semplice assistenza materiale e sociale, ma si preoccupa della persona intera e desidera rimetterla in piedi con l’amore di Gesù: un amore che aiuta a riacquistare bellezza e dignità. Fare la carità significa avere il coraggio di guardare agli occhi, tu non puoi aiutare un altro guardando da un’altra parte. Per fare la carità ci vuole il coraggio di toccare, tu non puoi buttare l’elemosina a distanza senza toccare. Toccare e guardare e così tu toccando e guardando incomincia un cammino, un cammino con quella persona bisognosa, che ti farà capire quanto bisognoso, quanto bisognosa sei tu dello sguardo e della mano del Signore.
Abbiamo bisogno di una Chiesa che parli fluentemente il linguaggio della carità, idioma universale che tutti ascoltano e comprendono, anche i più lontani, anche coloro che non credono.”
I poveri indicano una sfida, prosegue il Papa, quella di non permettere che la fede “diventi preda di una sorta di egoismo spirituale”, di una spiritualità costruita a misura della propria tranquillità e soddisfazione:
“Vera fede, invece, è quella che scomoda, che rischia, che fa uscire incontro ai poveri e rende capaci di parlare con la vita il linguaggio della carità.”
Fonte
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Vi presentiamo di seguito, in questo numero del Newsletter, i tanti progetti di Operazione Fratellino che la Fondazione Magnificat si è impegnata a sostenere nel corrente anno 2024 e per i quali abbiamo bisogno ancora della vostra generosità!
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