P
rogetto della Comunità Magnificat

Realizzato dalla Fondazione Magnificat E.T.S.

Costruzione di un salone multifunzionale nel villaggio di Tuni Dadosh, in Etiopia

Vi condividiamo la testimonianza ed il ringraziamento di Abba Marco, un comboniano in missione in Etiopia, dove la Fondazione Magnificat ha sostenuto e realizzato uno dei suoi progetti
di Operazione Fratellino del 2024 …


“Il progetto è consistito nella costruzione di una sala multifunzionale con stanza annessa per gli abitanti del villaggio di Tuni Dadosh, a 33 km dalla missione di Gilgel Beles, in Etiopia.
Questo è uno dei tanti villaggi ai limiti della foresta che si estende verso il confine con il Sudan, ma uno tra i più popolosi della nostra vastissima missione di prima evangelizzazione tra il popolo Gumuz, che abbiamo iniziato vent’anni fa dal niente. La costruzione comprende un grande salone (10mt x 6mt) con stanza annessa (3mt x 6mt), quindi in totale (tenendo conto che i muri sono larghi 20 cm) la pianta di tutta la costruzione è di 13.60mt x 6.40mt – secondo il disegno ed il progetto approvato dalla Fondazione Magnificat. Ci sono anche quattro toilette, che vanno bene per la gente locale, ma che non rispondono completamente alle nostre aspettative: il costruttore lamentando la mancanza di soldi per l’aumento dei prezzi, si è ripiegato a farle così, sostituendo alcune delle parti in muratura con le lamiere.
 
La situazione che ha portato alla richiesta d’aiuto è il bisogno di avere un luogo coperto, soprattutto durante il periodo delle piogge per radunare la comunità del villaggio e portare avanti le molte attività di insegnamento e di promozione umana e sociale con varie categorie di persone: bambini, giovani, donne, adulti. Ovviamente questi non avevano, e non hanno, i mezzi finanziari per tale costruzione, essendo una società prevalentemente composta da “raccoglitori-cacciatori”. Perciò il salone è utilissimo per poter insegnare a questa gente a progredire e ad uscire dalla loro povertà, che non è solo materiale ma anche spirituale, culturale, e a volte (senza voler giudicare) umana.

La Fondazione Magnificat, sensibile anche alle istanze di prima evangelizzazione, tramite un progetto di Operazione Fratellino è venuta incontro a questa situazione finanziando in toto la costruzione del salone con un importo di 25.000 euro, inviato e ricevuto lo scorso febbraio, corrispondente a 1.526.320 birr etiopi.

Questa è la missione di prima evangelizzazione tra i Gumuz, con le sue difficoltà, insicurezze, costi imprevisti, ma è pure arricchente per tutto il bene che possiamo fare a questa popolazione bisognosa di tutto. Con questo progetto aiutiamo non solo i nostri cattolici, ma l’intero villaggio che simpatizza per noi e ci segue: possiamo stimare un migliaio di persone come beneficiarie.
Nell’immediato futuro avremo bisogno per prima cosa di una recinzione per proteggere la
costruzione dagli animali e dai malintenzionati e anche i tre ettari di terreno dove abbiamo un progetto agricolo con i giovani e dove abbiamo intenzione di costruire – dopo aver fatto la recinzione – una scuola materna e altri servizi alla popolazione.
La mia gratitudine, quella dei miei confratelli e della nostra gente verso la Fondazione
Magnificat è tantissima: gli abitanti di Tuni Dadosh finalmente hanno un luogo coperto dove riunirsi, imparare, lavorare e pregare. Tutto questo grazie a voi, amici e amiche, che avete il Nome di Gesù non solo sulla bocca, ma soprattutto nel cuore e questo si vede dal bene che fate al più piccolo dei fratelli del Signore, i poveri: grazie infinite a voi di Operazione Fratellino, agli organizzatori e a chi ha donato con gioia e generosità”.

Nel Cuore di Gesù,

Abba Marco Innocenti, MCCI
Superiore e Parroco di Gilgel Beles